giovedì 10 gennaio 2013

I MAL DI PANCIA DEL CHIEDERE!

Uno scout, in età compresa tra i 17 e i 20 anni, fa l'esperienza dell'hyke. In breve consiste nel camminare un giorno da solo e chiedere l'ospitalità per la notte.
Facile immaginare come sia qualcosa che interroga, che mette alla prova, che fa uscire dalla propria comfort zone. Ma perchè?

Nelle tribù indigene è un momento che sancisce il passaggio dalla giovinezza all'età adulta. Una prova. Se, per un certo periodo di tempo, te la sai cavare da solo nella foresta, a volte addirittura potenziale preda dei guerrieri della tua stessa tribù, allora sei un uomo.
Al ritorno accoglieremo festanti un nuovo guerriero a cui verrà dato un nome nuovo, il nome di caccia (Esempio: Toro seduto).
Interessante il parallelo con l'hyke. Interessante il concetto di sopravvivenza che caratterizza l'attività.
Le tecniche di sopravvivenza non sono più il saper cacciare, costruirsi un riparo, mimetizzarsi, difendersi e lottare. Diventano il saper trovare la strada con alcuni riferimenti essenziali e, soprattutto, sperimentare l'accoglienza. Invertendo però il processo a cui siamo abituati: da 'io ti accolgo' a 'tu mi accogli'.
In un percorso esistenziale ed educativo che, generalmente, ha come obiettivo l'autonomia, l'indipendenza e il non avere bisogno degli altri, si sperimenta l'esatto contrario. Invece che 'riparati dove e come riesci', il 'suona dei campanelli e chiedi ospitalità'.
Che tipo di sopravvivenza è questa? E' uno stile che parla del bisogno di relazioni per sentirci vivi e della necessita di uscire dalla nostra zona di comfort, perchè questo incontro avvenga al meglio.
Parla del mettersi a nudo e dei timori che porta con sè, dell'illusione di non avere bisogno degli altri,
Si scopre una cosa interessante: a fronte della nostra vergogna nel chiedere qualcosa, del timore del giudizio e dei no, spesso troviamo la gioia nel sentirsi utili per qualcuno, la disponibilità e la gratuità.
Spesso il 'dare' avviene all'interno di un perimetro in cui ci sentiamo sicuri. Quello che ci interroga e ci mette in crisi è il 'chiedere', perchè ci obbliga ad uscire da quel perimetro.

Nessun commento:

Posta un commento