Si impara subito, però, qual'è la caratteristica escursionistica della Val d'Ultimo. Ogni volta che decidi di incamminarti, ti aspetta una salita degna di nota. Prezzo da pagare per dare soddisfazione ad occhi e cuore.
Si parte dal Centro Visite di Santa Gertrude. Qui imparo un'altra caratteristica della Val d'Ultimo: tanta acqua! Non so dire se sia una cosa consueta o l'effetto di questa stagione balorda, ma è veramente tanta.
L'idea è di percorrere l'itinerario al contrario. Sembra che la salita sia più 'ragionevole' rispetto alla rampa che aspetta chi sale direttamente.
Si sale per un po' per la strada asfaltata per poi prendere il sentiero che porta ai Masi Flatschhoefe. Sicuramente un bel modo per riscaldarsi (laddove ce ne fosse bisogno!).
Sotto ai Masi, la chiusura del sentiero per adibirlo a pollaio, ci fa passare tra le ortiche e scavalcare una staccionata precaria. Riprendiamo poi la strada forestale che entra nella valle Flatschberg. Con una bella vista su Santa Gertrude e sulla valle di Montechiesa.
La riflessione che viene a questo punto, dove c'è anche un parcheggio, è quanto poco senso abbia partire dal fondovalle. Molto meglio avvicinarsi qui in auto.
La salita ora ha pochi strappi e permette di gustarsi meglio l'ambiente che si attraversa. Si raggiunge a breve Malga Vorderer Flatschberg (m. 1905) e successivamente, sempre costeggiando il torrente, Malga Hinterer Flatschberg.
Poco prima della malga si attraversa il prato sottostante, guadando il torrente su un ponticello in legno e si prende il sentiero panoramico n. 12.
Il primo pezzo è veramente duro. Consigliabile un ristoro prima di inerpicarsi. Ma più si sale più la vista gode. E quando il sentiero comincia a chiedere meno, il panorama sul percorso appena fatto è emozionante.
Si cammina in leggera salita e si arriva finalmente alla meta.
Una sosta con birra è d'obbligo, il tempo di fare due chiacchiere con la signora che le gestisce. E poi giù in discesa.
E' veramente un tuffo verso valle. La conferma che l'inversione del percorso è stata una scelta saggia. Sarebbe stata una inutile Via Crucis a testa bassa. Adesso è solo una sofferenza per piedi e ginocchia.
In un'ora e mezza si arriva a Santa Gertrude. In totale 900 m. di dislivello attivo e passivo e 4 ore e mezza di giro.

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