Il tutto in mezzo a laghetti e maestose cime dolomitiche.
E l'occasione è arrivata...
Partenza ore 11 da Dobbiaco Nuova. Caldo e poca crema solare. Si esce dal paese della Val Pusteria e si comincia a salire gradualmente e agevolmente.
Subito dopo lo stadio di Sci Nordico si arriva alla prima perla: il Lago di Dobbiaco. Una sosta è d'obbligo per poi ripartire.La ciclabile prosegue lungo la Val di Landro, Monte Serla da una parte e Baranci dall'altra, fino ad incrociare un Cimitero Militare.

Di lì a poco il Lago di Landro con la vista verso la Tre Cime di Lavaredo da una parte e con il Monte Cristallo, ancora innevato, davanti.
Il caldo comincia a farsi sentire, e obbliga ad un vestire più comodo ed essenziale. Prima di ripartire ristoro energetico!
Il Lago è a circa metà salita, che - in alcuni tratti - costeggia piacevolmente il torrente, e in altri ha un fondo ghiaioso un po' fastidioso.Tutto questo ci porta fino a Cima Banche, 1520 m. di altitudine, dove comincia la discesa e il Veneto. E si vede subito anche la differenza di cura.
Si potrebbe tranquillamente lasciare andare la bici e scendere molto velocemente, ma sarebbe un gran peccato. Il rischio di perdersi piccole e grandi bellezze naturali è altissimo.Passato Ospitale la strada incrocia due gallerie della vecchia linea ferroviaria.
Il percorso è veramente suggestivo (e anche un po' umido!) e dopo i tunnel continua con un bellissimo ponte sull'orrido del torrente.Quando la valle volge un po' verso Est e si comincia a vedere la piana di Cortina, le cime intorno offrono solo l'imbarazzo della scelta: Tofane, Pelmo, Pelmetto, Sorapiss,...
Una visione idilliaca che accompagna fino a Cortina, comprensibilmente chiamata la Perla delle Dolomiti, dove arriviamo alle 14.
Un bel giro, facile, non faticoso, ma denso di emozioni.
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