venerdì 2 agosto 2013

VAL D'ULTIMO: SCHWEMMALM E LAGO QUAIRA (ARZKAR)

I nomi rievocano più Harry Potter che un'escursione montana. Invece, nelle intenzioni, doveva essere un itinerario rilassante, dopo quelli più impegnativi aventi come meta Schusterhuettl e il Rif. Canziani.
Come i precedenti, invece, stupendi panorami, verde rigoglioso, tanta acqua e ancora neve in quota.
Il primo elemento di comodità: la cabinovia di Schwemmalm. Parte da Pracupola e sale fino a Malga Schwemmalm a quota m. 2150. 
Da qui una strada sterrata verso Nord porta ad un bivio. Il sentiero salirebbe dritto al Monte Muta, ma il nostro itinerario prevede, fortunatamente, di percorrere l'altro, quello che rimane in quota. Con continui saliscendi, si attraversano alcune piste da sci del piccolo comprensorio. Il panorama si apre verso Santa Valburga e il Lago di Zoccolo.
Sempre seguendo il versante nord-est del Monte Muta, il sentiero devia verso ovest e comincia a scendere. Da qui il panorama verso la meta è molto chiaro. Si vedono  il Lago Quaira (m. 2250) e la carrozzabile che sale da Malga Kuppelwieser (m. 1970).
Purtroppo perdiamo quota. Essendo già all'altezza del Lago è evidente che poi il conto dovrà essere saldato.
Si raggiunge presto una strada sterrata che si percorre per qualche tornante, per poi inoltrarsi nel bosco seguendo le indicazioni del Lago.
Neanche il tempo di gustarsi un po' di ombra, che il sentiero si inerpica. La muraglia della diga artificiale è sopra, ben visibile. Anche un po' inquietante devo dire. Un po' per la suggestva imponenza, un po' perchè per la salita impegnativa che presenta.
L'aspetto positivo di tanta pendenza, è che si arriva ben presto alla quota della massicciata. 
Il tempo di prendere fiato, e poi non resta che gustarsi lo scenario. Cime intorno al lago con nevai ancora consistenti che alimentano il bacino artificiale. 
La sosta è meritata. Con tanto di pediluvio ristoratore. Per poi buttarsi in discesa, tagliando qua e la i tornanti della carrozzabile e arrivando in poco tempo a Malga Kuppelwieser 280 m. più sotto.
Pranzo tirolese. A dire il vero senza particolare apprezzamento per i canedarli ordinati :). 
Il bello viene dopo, quando c'è da salire per riprendere quota. Praticamente si ritrova subito il bivio col sentiero che saliva direttamente al lago e si ripercorre la strada al contrario.
Non è una passeggiata. Ma di certo non è un percorso impegnativo, pur dando la soddisfazione dell'alta montagna.

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