Partiamo un po' tardi, perchè ci sono anche dei liberi professionisti che lavorano il sabato mattina (Stefano). Quindi il loro ritardo è rispettabile e sopportabile.
La partenza è posta ad Orgiano, nei pressi di Villa Fracanzan-Piovene. Davanti il primo pezzo di strada da fare, Via Castello, a spegnere subito i facili entusiasmi.
Di scaldarsi non c'è bisogno, e partiamo in salita impegnativa. Strada asfalta che ogni tanto lascia respirare per poi richiedere intensità di pedalata.Ormai ho imparato a riconoscere lo sforzo e più che una questione di fiato è diventata una questione di gamba. Me ne rendo conto dai rapporti che uso. Quello più agile solo quando il tratto è veramente impegnativo.
Alla fine dell'asfalto, ci avviciniamo ad un'area militare di cui ignoravo l'esistenza prima di leggerne sulla guida. La strada sterrata costeggia la rete e si vedono le postazioni di guardia aeree.E' anche l'occasione per riprendere fiato e per uno sguardo sulla sottostante Valle Liona e sulla pianura tra Vicenza e Padova. Nello sfondo i colli Euganei.
La strada sterrata continua tra sali e scendi, si attraversano delle aree picnic, l'ingresso di una azienda agricola, autrice di un carteoo che più o meno recita: 'non tutte le aree sono sicure, l'azienda agricola xy declina ogni responsabilità'. Mah! Sabbie mobili?
Un ultimo strappo ci porta nell'ultima area picnic, proprio a ridosso della recinzione. Bel punto panoramico e una tavola con panche piazzata proprio in mezzo alla carrareccia, più come sbarra che come appoggio per le domeniche culinarie in mezzo alla natura.Qui il caldo si fa proprio sentire. L'allegra brigata reclama il ristoro. Faccio assaggiare il mio integratore a Stefano, provvisto di una banale acqua e menta, e lo respinge schifato al primo assaggio.
Riprendiamo la retta via, che dopo averci fatto pedalare in cresta ci fa andare in discesa, prima per una strada sterrata abbastanza larga e poi per un simpatico single track che ci porta fino alla strada asfaltata che scende a Villa del Ferro.
E noi scendiamo con lei, lasciando andare il più possibile la bici fino alle porte della frazione di San Germano dei Berici.
Prima di entrare prendiamo Via Mainenti, che ci riporta alla cruda realtà delle salite senza respiro. Con piacere trovo conferme sulla mia capacità di dosare lo sforzo e la faccio senza andare in difficoltà, anche se in alcuni tratti la pendenza è ragguardevole.
Arrivo nei pressi di una bella villetta dove c'è lo scollinamento. Aspetto il mio compagno di avventure ma intanto il cielo si fa veramente bigio. Quando la situazione mi sembra butti male, decido di evitare a Stefano il ripido pezzo finale e di tornare indietro.
Optiamo per scendere a Villa del Ferro e raggiungere Orgiano da li, evitando la discesa dall'altro versante.
Poi è solo un pezzo di strada piana, lunga e dritta che faccio con freschezza. Se il tempo lo avesse permesso, ne avrei avuto ancora un bel po'. Bella notizia!
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