A far da cornice: bianca neve tra il rosso autunnale.
Ben bardato, per affrontare le temperature invernali - e dopo i necessari preparativi - inforco la bici in leggera salita, per andare da Sant'Anna d'Alfaedo a Fosse.
Il percorso siffato mi consente di testare quanta forma mi è rimasta, dopo un mese e mezzo dall'ultimo giro.Ad un certo punto la strada spiana e mi porta in discesa verso Fosse. Ci arrivo in velocità e, passando a fianco della Chiesa, prendo l'erta verso il Corno d'Aquilio.
La salita non è banale. Il battito me lo segnala e io non ho nessuna voglia di complicarmi la vita. Quando arriva ad un livello eccessivo mi fermo a prendere fiato.
Succede 3 volte lungo la strada che mi porta alla contrada Tommasi. Questo posto le conosco bene, grazie ad un giro di inizio stagione proprio sul Corno d'Aquilio.
Infatti, alla fine della contrada, trovo la strada sbarrata e prendo lo sterrato che scende a destra. E' divertente lanciarsi, anche se il fondo è bagnato e le traiettorie richiedono attenzione.
Poi il percorso si infila nel bosco, tra splendidi colori autunnali.
Una leggera salitina mi fa arrivare alla Ca' del Corno, da dove posso rivedere l'ultimo pezzo di percorso fatto, con sullo sfondo il Monte Baldo.La strada torna ancora a scendere, ancora più sdrucciolevole.
Incontro un cacciatore e arrivo a contrada Grola. Da li riguadagno quasi subito la strada asfaltata che imbocco verso sud.
Dopo qualche centinaio di metri giro a destra verso contrada Vallene. Qui la discesa diventa molto gustosa. In velocità, su asfalto, riesco a spingere la bici, prestando attenzione a qualche rigagnolo che attraversa la strada.
All'altezza di contrada Barozze si ricomincia leggermente a salire. La affronto con un buon ritmo che mi accompagna, con buona soddisfazione, fino al punto di arrivo.

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